Un percorso emozionale alla scoperta della realtà di bambini, bambine, ragazzi e ragazze con autismo e loro pari, con l’’opportunità di riflettere sul valore dell’inclusione e della diversità.
In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo e del secondo anno di attività di Camelot, nel weekend del 5-6 aprile 2025 si è svolta, presso le Sale Trecentesche del Castello Sforzesco (Vigevano), la prima mostra che racconta il progetto nato nella primavera 2023 dalla co-progettazione e dalla collaborazione tra il Comune di Vigevano, l’Ambito Distrettuale della Lomellina e la Cooperativa Sant’Ambrogio, cofinanziato dal fondo per l’inclusione delle persone con disabilità – L. 69/2021 (DGR N. XI/7504/2022). Ad oggi, il progetto coinvolge 46 bambini/e e ragazzi/e (con Disturbo dello Spettro Autistico e loro pari), che beneficiano dei vari servizi offerti, con una frequenza quasi quotidiana al Centro di Aggregazione.
L’allestimento della mostra è stato pensato per ricreare il più possibile gli spazi e l’atmosfera di Camelot.
Con oltre 150 scatti, abbiamo raccontato la quotidianità, le collaborazioni, le gite, le sfide e le gioie dei protagonisti del progetto, ma anche il lavoro (e la passione) delle educatrici e degli specialisti che accompagnano i ragazzi/e ogni giorno. Ogni fotografia è stata selezionata per stimolare la riflessione e
trasmettere un messaggio di normalità, speranza e dedizione.

Nella seconda sala, abbiamo esposto i percorsi e i lavori realizzati dai/dalle partecipanti con alcuni dei nostri partner e collaboratori/trici, sono stati con noi Il Germoglio Atelier, ACOT Animali CoTerapeuti e C’eramica…uno studio.
Molti hanno partecipato ai laboratori gratuiti per bambini/e, ragazzi/e e i loro genitori, offerti dai tre professionisti, e molti si sono intrattenuti a chiacchierare negli spazi morbidi, vivendo così, anche solo per pochi attimi, la vita di Camelot e immergendosi nelle nostre attività quotidiane. Nel weekend, oltre duecentocinquanta persone hanno dedicato un momento del loro tempo per dialogare con le educatrici dell’équipe del Servizio, riflettendo su come solo a partire dai/dalle ragazzi/e si possa contribuire a
creare una società in grado di accogliere tutti/e. Per chi non avesse avuto la possibilità di visitare la mostra, la Cooperativa prevede future occasioni di
incontro ed iniziative che continueranno a promuovere una maggiore comprensione e accettazione delle diversità, il nostro lavoro e le nostre iniziative, ma anche e soprattutto il pensiero alla base di Camelot: normalizzare la disabilità.
